lunedì 29 aprile 2019

Una strategia per la propria pensione anticipata - parte II

Nel post precedente abbiamo abbozzato un primo portafoglio che deve essere composto in tale maniera:

- 40% mercati Euro
- 40% mercati USA
- 20% mercati emergenti

Proviamo a implementare una tale strategia scegliendo gli indici e i rispettivi ETF. Per quanto riguarda i mercati area Euro, gli indici maggiormente rappresentativi sono l'Euro Stoxx 50, lo STOXX Europe 600 e lo MSCI Europe Index (ovviamente ve ne sono molti altri...). Fare dei raffronti tra i vari é lungo, decidiamo di scegliere il primo in virtù del fatto che contiene esclusivamente azioni di aziende dell'area Euro (gli altri indici contengono anche aziende UK e svizzere). Selezionare un ETF sull'Euro Stoxx 50 é possibile in varie maniere, la rete é prodiga di siti e risorse in tal senso (ad esempio basta andare sul sito della Borsa Italiana, ma in calce a questo post metterò altri link utili.
Per la nostra simulazione ho selezionato questo  ETF iShares in quanto é quello che ha tra i costi più bassi ( 0,1% di commissioni annue), é  ad accumulazione (non distribuisce dividendi ma li reinveste) ed é tra i maggiormente scambiati sul mercato milanese. Questi tre criteri (costi di gestione annui, reinvestimento dei dividendi e liquidità) saranno utilizzati anche nelle seguenti selezioni.

Anche sui mercati USA esistono svariati indici, quelli più noti sono il Dow Jones, il S&P 500 e il . L'ultimo é un indice che rappresenta maggiormente le aziende hi-tech, i primi due sono indici che rappresentano azioni del NYSE (la borsa storica di New York). Seleziono lo S&P 500 in quanto composto da un maggior numero di azioni. Un ETF che possiamo utilizzare per investire su di esso é questo, sempre ad accumulazione e con un 0,07% di commissioni annue ed in dollari.
NASDAQ

Sui mercati emergenti l'indice principe é il MSCI Emerging Markets, che può essere replicato con un ETF Lyxor (qui la scheda sempre dal sito della Borsa Italiana). L'ETF in questione ha un 0.55% di commissioni annue ed é in Euro.

Su quale periodo storico impostare la nostra simulazione? Il primo problema é che i primi due ETF sono stati quotati nel 2010, mentre il MSCI Emerging Markets nel 2008. Il periodo dal 2010 fino ad oggi é stato uno dei maggiori bull market della storia umana quindi in un certo senso la nostra simulazione ne potrebbe essere inficiata. Ma d'altro canto gli ETF hanno iniziato a diffondersi proprio in questo periodo ed é difficile trovare altri strumenti di rimpiazzo. Sarebbe quindi importante avere una simulazione a 20 anni (dal 1999 ad oggi), durante i quali vi sono stati due bull market e due sgonfiamenti importanti.

Discutiamo adesso di un grosso elefante nella stanza che non ho finora toccato: quali sono le spese nell'investire. Nel nostro test terrò conto essenzialmente delle seguenti:

- spese tenuta conto
- spese di compravendita titoli
- tasse sui capital gain

Link utili per individuare gli ETF:

- Sezione ETF del sito della Borsa, link
- Sito Morningstar Italia, link
- JustETF, link

domenica 14 aprile 2019

Una strategia per la propria pensione anticipata - parte I

Iniziamo ad entrare nel vivo della questione, e a delineare un possibile piano di investimento per garantirci un ritiro anticipato. Ricordo, (veniamo da qui) che il nostro obiettivo é riuscire ad accumulare un capitale di 450000 e vogliamo capire se e come questo sia possibile per una persona che risiede e vive in Italia partendo da 0, o detta in altra maniera: quanto dovrebbe mettere da parte un ipotetico lavoratore italiano ogni mese per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati.

La strategia che ci siamo dati é quella di investire in ETF. Infatti all'inizio, durante la vita lavorativa si deve provare a far fruttare i propri risparmi e l'azionario in un periodo di 10-20 anni riesce a dare qualche soddisfazione maggiore rispetto ad altre classi di investimento. Ma come funziona in realtà questo piano? Come può una persona investire in ETF? Tutto quello che gli serve é un semplice conto corrente con conto titoli. Quali ETF comprare e quando? Partiamo dal quando, esistono molte scuole di pensiero e strategie al riguardo, ma se avete seguito attentamente il blog finora, avrete capito che sono dell'idea che una persona normale non é in grado di riuscire a prevedere gli alti e bassi del mercato. Ma considerate questi due fatti:

- Tipicamente una persona all'inizio della propria carriera lavorativa non parte con un capitale iniziale, ma da uno nullo. Magari riesce a risparmiare ogni anno una piccola cifra e nel corso degli anni aggiunge altri risparmi a quelli esistenti.
- Non riusciremo mai a prendere gli alti e bassi, ma investendo ogni anno riusciremo prima o poi ad entrare nelle fasi di mercato in ascesa. I mercati hanno infatti andamenti ciclici con fasi di rialzo (in gergo mercato toro) e al ribasso (mercato orso). Non investendo tutta la cifra in un determinato momento ma scaglionando l'ingresso, dovremmo essere in grado di beneficiare dele fasi di mercati toro, e in caso di mercati orso di un certo senso di accumulare quote di investimento a prezzi minori.

Quindi, come forse alcuni di voi avranno capito, la strategia più semplice é quella di investire ogni anno la propria quota di risparmi in ETF. Nella fase iniziale, in un orizzonte temporale di 10-20 anni questo potrebbe portare a realizzare discreti guadagni. É questa una strategia molto rozza e alcuni affinamenti sono possibili, ma per adesso partiremo da qui.
Vorrei anche precisare che in caso si voglia vivere realmente di rendita, l'avere tutto in azionario é altamente rischioso, essenzialmente la propria pensione potrebbe essere in balia di un mercato orso. Si parlerà di questa fase in futuro, per adesso anticipo che é meglio ridurre la propria esposizione sull'azionario e ribilanciarsi sull'obbligazionario in maniera da avere una certezza su quanti soldi si hanno in un anno.

Parliamo infine brevemente di dove investire. Quali ETF uno dovrebbe utilizzare? Ricordiamo che un ETF investe su un indice, quindi decide su dove investire alla fine si riduce a capire quali indici azionari scegliere. Si potrebbe provare ad esempio a investire tutto sul mercato italiano (il già citato indice FTSE MIB, ad esempio) o sul mercato USA.
Una prima cosa che gli esperti consigliano é quella di effettuare una diversificazione geografica, non mettere tutte le uova su uno stesso indice ma provare ad avere una diversificazione geografica. Generalmente, possiamo pensare ad una prima suddivisione dei mercati azionari in mercati europei (intendo area Euro), mercati USA, e tutto il resto, i cosiddetti mercati emergenti. I mercati europei sono in genere quelli più sicuri per noi, in quanto le azioni sono quotate in Euro e non vi é rischio cambio. I mercati USA sono storicamente più performanti e quindi imprenscindibili per un investitore. I mercati emergenti sono altamente rischiosi, in teoria dovrebbero alla lunga avere rendimenti maggiori in questa fase storica (si pensi a paesi come Cina o India), ma sono storicamente soggetti a maggiori instabilità geopolitiche, quindi soggetti anche a rovesci maggiori. Dobbiamo quindi decidere di avere un giusto mix tra le 3 componenti, per adesso abbozziamo la seguente strategia:

- 40% mercati Euro
- 40% mercati USA
- 20% mercati emergenti

Nei prossimi post spiegherò meglio come nella realtà questa strategia viene implementata, e proveremo a simulare il ritorno che essa da.

venerdì 5 aprile 2019

Una strategia per la propria pensione anticipata - intro

Fino ad adesso ho essenzialmente trattato di argomenti di finanza generale, obbligazioni, azioni, ETF. Ho provato a fornirvi tutta una serie di elementi teorici e a farvi conoscere gli strumenti principali che serviranno a implementare il nostro agognato scopo. Vi avevo anticipato un primo abbozzo di cosa si tratta in uno dei primi post del blog ( qui ). Ricapitolando, una persona che inizia a lavorare dovrebbe essere in grado di risparmiare un po' di soldi che nel corso degli anni investe sperando di riuscire a maturare un capitale tale da garantirgli una rendita nel corso degli anni.

Cosa voglio provare a fare é simulare un simile piano con strumenti e casi reali, per riuscire a capire (e nel caso dimostrare) se un early retirement é possibile e realizzabile.
Una prima ipotesi é quella che il nostro ipotetico early retirer sia una persona che vive e lavora in Italia e che parta da capitale 0. Ritengo importante puntualizzarlo, in quanto tutti i blog/risorse che trovate in rete si riferiscono a un caso medio di uno statunitense, e quindi si riferiscono al caso USA, dove esiste tutta una serie di regolamentazioni (tassazione, fondi pensione) di cui un italiano non potrà mai godere e usufruire.
Quanto capitale bisogna accumulare? Come forse avrete capito, questa é una domanda molto personale e dipende dallo stile di vita. Nel nostro post iniziale avevo posto come obiettivo di vivere con 1000 Euro al mese, ma forse é un po' poco quindi proveremo a raggiungere una rendita di 1500 Euro al mese, anche per, un certo senso, avere una sorta di cuscinetto in casi di emergenza.
La simulazione che cercherò di fare é la seguente: quanto risparmio annuale e per quanti anni una persona deve riuscire a mettere da parte per raggiungere l'agognato montante di 450000 Euro ( ve la ricordate la famosa regola del 4% )? Ma come calcolare il tutto? Semplicemente calcolando il risultato di investimenti reali nel corso degli anni. Ma a questo punto vi starete chiedendo: si ma quale é questa benedetta strategia? Qui si apre un discorso lungo, ma come avete capito dai precedenti post per me la cosa migliore da fare sarebbe accumulare nel tempo ETF, sbilanciandosi sull'azionario. Nel caso il perché di questa scelta non sia chiara, consideriamo che una persona ha tre principali classi di investimento disponibili: immobiliare, obbligazionario e azionario. Mai stato un grande fan dell'immobiliare e vari studi hanno dimostrato che alla lunga non rende più di tanto rispetto alle altre classi. Ma se siete ancora degli irriducibili considerate questo: se partite da un capitale 0, prima di poter investire in immobili dovrete accumulare un certo capitale iniziale, quindi mettere qualche soldo da parte, che magari a questo punto vorrete far fruttare. E si ritorna quindi alla scelta tra azionario e obbligazionario. Il secondo da rendimenti certi, ma il primo storicamente, anche se maggiormente rischioso, ha un ritorno maggiore (un interessante esercizio però potrebbe essere di simulare anche un piano obbligazionario e confrontarlo con uno puramente azionario, chissà...).
Come ampiamente discusso, per me il miglior modo di investire nell'azionario é di puntare sugli ETF. Se siete particolarmente bravi potete provare con le singole azioni, ma nella maggior parte dei casi non vi crediate di riuscire ad ottenere grandi risultati. Inoltre se non siete proprio degli esperti é abbastanza certo che vi farete del male...
Ma in concreto, come si investe in ETF? Quali scegliere e con quale strategia? Cercheremo di rispondere a queste domande nei prossimi post, alla prossima.