domenica 14 aprile 2019

Una strategia per la propria pensione anticipata - parte I

Iniziamo ad entrare nel vivo della questione, e a delineare un possibile piano di investimento per garantirci un ritiro anticipato. Ricordo, (veniamo da qui) che il nostro obiettivo é riuscire ad accumulare un capitale di 450000 e vogliamo capire se e come questo sia possibile per una persona che risiede e vive in Italia partendo da 0, o detta in altra maniera: quanto dovrebbe mettere da parte un ipotetico lavoratore italiano ogni mese per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati.

La strategia che ci siamo dati é quella di investire in ETF. Infatti all'inizio, durante la vita lavorativa si deve provare a far fruttare i propri risparmi e l'azionario in un periodo di 10-20 anni riesce a dare qualche soddisfazione maggiore rispetto ad altre classi di investimento. Ma come funziona in realtà questo piano? Come può una persona investire in ETF? Tutto quello che gli serve é un semplice conto corrente con conto titoli. Quali ETF comprare e quando? Partiamo dal quando, esistono molte scuole di pensiero e strategie al riguardo, ma se avete seguito attentamente il blog finora, avrete capito che sono dell'idea che una persona normale non é in grado di riuscire a prevedere gli alti e bassi del mercato. Ma considerate questi due fatti:

- Tipicamente una persona all'inizio della propria carriera lavorativa non parte con un capitale iniziale, ma da uno nullo. Magari riesce a risparmiare ogni anno una piccola cifra e nel corso degli anni aggiunge altri risparmi a quelli esistenti.
- Non riusciremo mai a prendere gli alti e bassi, ma investendo ogni anno riusciremo prima o poi ad entrare nelle fasi di mercato in ascesa. I mercati hanno infatti andamenti ciclici con fasi di rialzo (in gergo mercato toro) e al ribasso (mercato orso). Non investendo tutta la cifra in un determinato momento ma scaglionando l'ingresso, dovremmo essere in grado di beneficiare dele fasi di mercati toro, e in caso di mercati orso di un certo senso di accumulare quote di investimento a prezzi minori.

Quindi, come forse alcuni di voi avranno capito, la strategia più semplice é quella di investire ogni anno la propria quota di risparmi in ETF. Nella fase iniziale, in un orizzonte temporale di 10-20 anni questo potrebbe portare a realizzare discreti guadagni. É questa una strategia molto rozza e alcuni affinamenti sono possibili, ma per adesso partiremo da qui.
Vorrei anche precisare che in caso si voglia vivere realmente di rendita, l'avere tutto in azionario é altamente rischioso, essenzialmente la propria pensione potrebbe essere in balia di un mercato orso. Si parlerà di questa fase in futuro, per adesso anticipo che é meglio ridurre la propria esposizione sull'azionario e ribilanciarsi sull'obbligazionario in maniera da avere una certezza su quanti soldi si hanno in un anno.

Parliamo infine brevemente di dove investire. Quali ETF uno dovrebbe utilizzare? Ricordiamo che un ETF investe su un indice, quindi decide su dove investire alla fine si riduce a capire quali indici azionari scegliere. Si potrebbe provare ad esempio a investire tutto sul mercato italiano (il già citato indice FTSE MIB, ad esempio) o sul mercato USA.
Una prima cosa che gli esperti consigliano é quella di effettuare una diversificazione geografica, non mettere tutte le uova su uno stesso indice ma provare ad avere una diversificazione geografica. Generalmente, possiamo pensare ad una prima suddivisione dei mercati azionari in mercati europei (intendo area Euro), mercati USA, e tutto il resto, i cosiddetti mercati emergenti. I mercati europei sono in genere quelli più sicuri per noi, in quanto le azioni sono quotate in Euro e non vi é rischio cambio. I mercati USA sono storicamente più performanti e quindi imprenscindibili per un investitore. I mercati emergenti sono altamente rischiosi, in teoria dovrebbero alla lunga avere rendimenti maggiori in questa fase storica (si pensi a paesi come Cina o India), ma sono storicamente soggetti a maggiori instabilità geopolitiche, quindi soggetti anche a rovesci maggiori. Dobbiamo quindi decidere di avere un giusto mix tra le 3 componenti, per adesso abbozziamo la seguente strategia:

- 40% mercati Euro
- 40% mercati USA
- 20% mercati emergenti

Nei prossimi post spiegherò meglio come nella realtà questa strategia viene implementata, e proveremo a simulare il ritorno che essa da.

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