giovedì 25 ottobre 2018

Recensioni: smetteredilavorare.it

Nella blogosfera italiana smetteredilavorare é un po' il sito leader tra quelli che parlano di early retirement, downshifting e vivere di rendita, e se siete capitati qui, nella maggior parte dei casi dovreste conoscerlo già.
Il sito é stato creato ed é scritto da tal Francesco Narmenni, anche lui, a quanto pare, un ex programmatore informatico che ha deciso di smetterla con il suo lavoro e ritirarsi per dedicarsi ad una vita più tranquilla, lontana dallo stress di ogni giorno, in un certo senso un percorso parallelo a quello di Mr. Money Mustache (é impressionante che molti programmatori/informatici fanno queste scelte, non trovate?).  Esiste da un bel po' di tempo, credo il 2010-2011, e l'autore da esso ha scritto anche dei libri (che non ho letto e di cui non parlerò). Credo anche che si sostenga molto con le entrate, la pubblicità, del sito.

Questo suo post ricapitola a grandi linee la sua storia e la sua strategia. Come si può capire, a grandi linee, essa si basa sul risparmio più estremo (afferma di campare essenzialmente con circa 500 euro al mese, come si evince dalle faq) che un po' si riconduce al dovere scegliere uno stile di vita. In questo caso si porta un po' all'estremo il concetto di downshifting, con alcuni concetti di cui tratterò anche io nei prossimi post. 

Una critica che mi sento di muovergli, é che per quanto riguarda la parte propriamente, come dire,
"finanziaria" smetteredilavorare.it é forse un po' troppo conservativo, la strategia consigliata é essenzialmente un misto tra obbligazioni e investimento immobiliare, che porta a rendimenti sicuri ma molto più bassi nel tempo. L'impostazione é, come capirete molto italiana ed europea, lontana anni luce da quella americana che é sintetizzata dalla posizioni di Mr. Money Mustache, che si getta a capofitto invece sull'azionario, ETF e asset più rischiosi.

Ma come detto, per quanto riguarda il risparmiare e il downshifting, il sito é una miniera di informazioni preziose ed inesauribili e da molte idee su una possibile vita in caso uno decida di ritirarsi.
Molti articoli sono dedicati al trasferirsi in posti dove si vive bene e spende poco. Ad esempio questo per me é un degli articoli migliori per quanto riguarda il trasferirsi in questo tipo di posti, trattando del caso dell'Italia, che spesso viene un po' sottovalutata. In generale esiste tutto un filone di post dedicato ai Paesi esteri (qui l'archivio generale), in cui si vivisezionano i pregi e i difetti, in maniera sintetica ed efficace.
La sezione sui consigli per i risparmi andrebbe anche seguita molto attentamente, per avere spunti su come accumulare una rendita nel tempo e anche come preservarla.

In conclusione, smetteredilavorare é una risorsa molto valida e che fornisce spunti e consigli utilissimi per il caso del downshifting, e merita di essere seguito con attenzione.


martedì 16 ottobre 2018

Appunti sparsi e disordinati sulle obbligazioni - parte III e prime conclusioni

Abbiamo trattato il tema delle obbligazioni già in due post (si veda qui e qui). L'argomento di per se é molto vasto e si potrebbero scriverne ancora, per adesso vorrei precisare che:

- Ho trattato finora del caso di obbligazioni in Euro e paesi di area Euro. Teoricamente si potrebbe investire anche in obbligazioni in valuta estera, ma in questo caso ci si espone al rischio cambio (in teoria potrebbe andare anche meglio, ma nella maggior parte dei casi no).
- Sempre riguardo al rischio, é importante saper scegliere bene l'emittente. Come giá scritto, se si scelgono obbligazioni statali si hanno piú garanzie agli emittenti corporate (aziende). Si dovrebbe guardare ai famigerati e discussi rating, che a volte possono anche topparci alla grande, ma in generale danno un indicazione valida.

Quando e perché utilizzare le obbligazioni ai fini di una rendita? Le obbligazioni sono umanamente considerate la classe di investimento più sicura e meno rischiosa, inoltre garantiscono un flusso di capitale (cedole) nel tempo, son quindi lo strumento ideale al nostro scopo?


In un certo senso si, se si vuole avere una rendita garantita, si puó pensare a crearsi una rendita con il solo flusso delle cedole che potremmo usare come rendita. Ipotizziamo ad esempio di utilizzare un BTP decennale, che al momento in cui scrivo rende un 3% circa annuo (lordo, andrebbero tolte le tasse ma per adesso prendiamolo per buono). Riferendoci ad un esempio in cui ci accontentiamo di 1000 euro al mese, per avere tale rendita dovremmo ad esempio avere a disposizione un capitale di 400000 euro circa, e questo senza peró avere una rivalutazione. Questo capitale sarebbe piú di quanto prescritto dalla regola del 4% , per la quale, investendo opportunamente (bisognerebbe avere una componente azionaria molto maggiore), si avrebbe la stessa rendita, rivalutata con l"inflazione ed ancora intatta dopo 30 anni.
Conclusione: campare di obbligazioni é possibile, fattibile e meno rischioso, ma ci vuole un capitale piú consistente rispetto al normale... Non trovo studi al riguardo, ma stimerei un 50% almeno in piú rispetto al capitale che la regola del 4% prescrive.
Inoltre, in una eventuale fase di accumulo di capitale, i rendimenti generati dall'obbligazionario non sono  in genere comparabili con quelli dell'azionario e di conseguenza sono non adatti a generare una somma maggiore.
Quando impiegare quindi le obbligazioni e perché ve ne parlo? Tradizionalmente le obbligazioni sono considerate un investimento "conservativo", atto piú a preservare un capitale. É in genere saggio, una volta accumulato un capitale, investirne almeno una parte in bond, in modo di avere almeno un cuscinetto per eventuali perdite sull'azionario. Quanto? Per adesso mi sento di dire che una parte tra un minimo del 25% e un massimo di un terzo/40% potrebbe bastare.
Vi ho iniziato a parlarne perché le considero generalmente la base di partenza della conoscenza finanziaria di base e utili per spiegare altri concetti relativi all'azionario.

domenica 7 ottobre 2018

É tutto un castello di carte?

Vi ho iniziato a parlare di obbligazioni e differenziali di rendimento, che é nuovamente scoppiata, nel caso non ve ne foste accorti, una nuova crisi dello spread.

La strategia di early retirement che vi propongo é fortemente basata sull'investimento di strumenti finanziari. Il lettore più attento ed anche paranoico si chiederà, cosa succederà ai sui amati risparmi in casi estremi che vengono paventati in questi giorni come l'uscita dell'Italia dall'Euro o il fallimento dello Stato. In queste situazioni il pagamento e il rimborso sarebbero a rischio, e si finirebbe per perdere quesi tutto.
Cosa dire quindi di fronte a tali timori? Vedete, la mia filosofia é semplicemente questa: o la va o la spacca. Nel senso che, in caso di questi eventi traumatici, non vi crediate che ci siano porti sicuri, crolla alla fine un po' tutto. Per quanto sia odiata da tutti, la finanza é anche un po' alla base del funzionamento del mondo contemporaneo. Tutti pensano che sia una immensa fregatura, o una gigantesca macchinazione per impoverire i popoli ma non é
proprio così. Senza la finanza non sarebbero possibili molte operazioni che hanno contribuito a rendere il mondo moderno come é attualmente. Molte grandi operazioni come le costruzioni di grosse infrastrutture o il finanziamento di ricerche scientifiche o sviluppo di tecnologie importanti. Gli stessi Stati, non riuscirebbero a mandare avanti cose come il Welfare State e i servizi pubblici in generale.
Ecco che sono del parere che il verificarsi di uno degli eventi da worst case scenario di cui si parla in questi giorni, farebbe sprofondare tutto nel Medioevo o giú di li, e la perdita del proprio capitale sarebbe l'ultimo dei problemi a cui pensare.

Ma esistono modi per premunirsi da tali eventi? Il piú ovvio é quello di abbandonare il Belpaese, di espatriare. Dove non saprei, ma consiglierei fuori dall'Europa ed un Paese stabile e non pericoloso.
Esisterebbe anche l'opzione di aprire un conto corrente in Svizzera, possibilmente in valuta locale o dollari. Resta da vedere se e come sarà possibile prelevare/utilizzarlo dall'Italia.
Nel caso vogliate rimanere in Italia, la cosa piú saggia da fare sarebbe avere una casa in un posto isolato e con della terra coltivabile, possibilmente muniti di qualche strumento di autodifesa.